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Alternative ai Conti Deposito per il 2024: Come Depositare in Modo Sicuro

ALTERNATIVE AL CONTO DEPOSITO

La BCE ha tagliato i tassi, portandoli al 3,5%. È un segnale che molti davano per scontato ormai da due anni, ma in finanza nulla è mai ovvio o certo.

Cosa significa questo per i nostri risparmi? La discesa dei tassi ha iniziato a creare un problema su dove collocare la liquidità a breve termine. Stiamo parlando, in particolare, del cosiddetto fondo d’emergenza, ovvero quei risparmi che devono essere disponibili immediatamente. Possono essere investiti o depositati, ma è essenziale che restino sempre accessibili. Questa esigenza si estende anche agli investimenti a più breve termine, di 1-2 anni. La domanda è sempre la stessa: dove mettere i nostri risparmi? Intanto nelle migliori banche dove investire ma detto ciò. Le opzioni principali sono tre: conti deposito, obbligazioni a breve termine, e fondi monetari. Oggi vedremo una panoramica dei prodotti disponibili e cercheremo di capire quali categorie sono più adatte alle nostre esigenze.

Con il Conto Deposito spesso (se non si sceglie per un conto deposito non vincolato) il nostro capitale è vincolato, la tassazione è al 26% e anche se richiediamo prima i soldi, non ce li ridanno subito, ma passa sempre qualche giorno (anche un mese). E in più siamo esposti al rischio di fallimento di chi crea il conto deposito per capitali superiori a €100.000. Le alternative ci sono, un esempio (ce ne sono anche altri) è il mercato dei titoli di stato a brevissima scadenza. Investendo in un cestino di titoli di stato europei a brevissima scadenza (da 0 a 6 mesi) vediamo come il rendimento è giornaliero, cresce piano piano in base ai rendimenti che dà il mercato. In 6 mesi il rendimento può arrivare spesso all’1,5%. Possiamo svincolarlo quando ci pare, prendiamo immediatamente i soldi sul conto e la tassazione è al 12,5% invece del 26%. Quindi, abbiamo anche un vantaggio fiscale, e gli interessi sono allineati più o meno agli interessi della banca centrale.

Alternative di Investimento Sicure ai Conti Deposito

alternative al conto deposito BTP CCT

Iniziamo subito con quelli che sono i prodotti del momento fra le altre tipologie di investimento: gli ETF monetari. L’ETF monetario è un ETF che ti dà un rendimento di solito più o meno pari ai tassi della BCE o al tasso Euribor. Quindi offre un rendimento vicino ai tassi vigenti. Ora, come fa a darti questo rendimento? Ci sono sostanzialmente due strade.

La prima è che l’ETF compra effettivamente delle obbligazioni a brevissimo termine. Questa è una strada che può essere pericolosa, in termini di rendimento, perché anche le obbligazioni a brevissima sono sensibili alla variazione dei tassi. Ormai, se frequenti questo blog, sarei personalmente offeso se tu ancora non hai imparato che quando i tassi salgono, i prezzi delle obbligazioni scendono, ok? Quindi, in caso di un aumento dei tassi abbastanza vertiginoso, questo ETF tenderebbe a rendere un po’ meno nel breve periodo, poi nel lungo periodo chiaramente si smussa. Ecco, questa è la prima strategia.

La seconda strategia è dire: “Io ti do un rendimento pari, più o meno, a quello dei tassi attuali, ma investo in quel che fa comodo a me.” Questo, al momento, sembra essere quello che è più appetibile, dà delle certezze maggiori, quello che va più di moda, insomma.

Analisi del celebre XEON


Il primo prodotto è XEON, un ETF monetario che cerca di tracciare l’indice Solactive STR + 8.5 Daily. L’indice Solactive considera i depositi in euro a brevissimo termine più 8,5 punti base. Quindi, diciamo, ti dà adesso, a fare le cose a spanne, un 3,5 più un abbastanza irrisorio 0,085, quindi un 3,58 chiaramente lordo. Ora ha il suo bel TER che è 0,10, quindi il TER si mangia questo qui, un pelo di più. E questo non lo garantisce con degli asset che riflettono direttamente questo Solactive, ma lo garantisce sinteticamente con uno swap.

Cosa vuol dire? Vuol dire che probabilmente comprerà dei contratti con una controparte. La controparte le garantisce questo rendimento e, contestualmente, per coprire quei contratti, andrà a investire in tutt’altro. Quindi lei non investe in tutt’altro perché non può, altrimenti non sarebbe un ETF. Deve investire in contratti che riflettono quest’indice, ma la controparte andrà a comprare tutt’altro, probabilmente cose più rischiose e a lungo termine. Però chiaramente nel breve ci guadagna.

Grafici e Rendimenti
Un ETF monetario non dovrebbe mai scendere perché è un controsenso, vuol dire che ci stai perdendo, vuol dire che ha rendimento negativo. Il grosso vantaggio di questi strumenti è che, quando scende, tu lo sai. Incredibile ma vero: lo sai. Mentre per gli altri, tu vedi che inizia a scendere e dici: “Continuerà a scendere o no?” Ecco qui, se vedi che inizia a scendere, sai che continuerà a scendere perché finché non avvengono dei cambi a livello di tassi, che sono di solito molto lenti e ben annunciati, questa cosa continua a scendere.

Quando vendere l’ETF?
Quindi, se i tassi per caso dovessero andare sotto zero o vicini semplicemente allo zero, se i tassi dovessero arrivare vicino allo zero, tu lo sai già che questo ETF scende e quindi puoi disinvestire comodo comodo comodo. La sua comodità nettissima è che tu non devi fare niente: non devi stare a rincorrere condizioni migliori, controllarlo, eccetera. L’unico controllino che devi fare è ascoltare il telegiornale ogni tanto. Quando senti i tassi sotto 0,5, allora vai e lo vendi. Fine. Ecco perché sai che rischi che vada in perdita. Forse è praticamente l’unico strumento finanziario dove puoi prevedere quando stai rischiando di andare in perdita.

Smart ETF: Gestione Attiva

Restando in tema di ETF monetari, abbiamo lo Smart. Questo cerca di fare esattamente la stessa cosa, ma con una gestione attiva, “actively managed ETF“. Ha una gestione attiva che, nel mercato a brevissimo termine, potrebbe avere più senso rispetto a una gestione passiva. Guardiamo i rendimenti e qui, nel lungo termine, sembra guadagnarci, ma poco, veramente poco, le briciole. A tre anni, ci guadagna già uno 0,28%, e a cinque anni si guadagna un lussuoso 0,6%, che praticamente contro il TER, è come se si fosse ripagato il TER. Il 2023 è andato leggermente meglio, ma semplicemente perché è il TER.

Grazie alla gestione attiva, riesce a portarsi a casa almeno uno 0,10% in più che ripaga il TER. Il problema è che tutto questo è molto poco.

C3M: Un ETF Diverso

L’ultimo degli ETF monetari che guardiamo è il C3M, che è molto diverso e appartiene a un’altra categoria. Questo investe realmente in obbligazioni a brevissimo termine governative, fino a 6 mesi. Non c’è dubbio, è al 12,5% di tassazione. Tuttavia, attenzione: ho scoperto che è al 12,5% solo se la società ha emesso il prospetto da almeno un anno. Altrimenti, la banca non sa quale tassa applicare. Ha un TER di 0,14, un po’ più alto. Anche lui va come gli altri ETF, ma ha delle micro oscillazioni. Queste micro oscillazioni sono dovute alle notizie sui tassi. Bastano notizie sui tassi e i prezzi delle obbligazioni cambiano. Le obbligazioni a brevissimo termine ne risentono pochissimo, ma bastano per fare queste micro oscillazioni.

Riepilogando sugli ETF


Di questi tre ETF dovete stare attenti ai tassi negativi. Mentre il C3M, anche con i tassi negativi, ha pur sempre dentro l’Italia, che tendenzialmente rende positivo anche con tassi negativi. Tuttavia, durante il Covid anche l’Italia è riuscita a portarsi a zero. Dovete prestare attenzione e dare almeno un’occhiata ai tassi di interesse ogni sei mesi, non ogni giorno. Ascoltate i tassi al telegiornale ogni sei mesi e, se sono sotto 0,5, è il caso di vendere.

Rischi e Opportunità nei Conti Deposito e Investimenti a Breve Termini

Passiamo alla seconda categoria: le obbligazioni. Parleremo di obbligazioni a brevissimo termine perché dobbiamo essere in grado di venderle senza perderci, in caso di un aumento improvviso dei tassi o se l’emittente subisce un attacco mediatico. Considereremo in particolare le obbligazioni emesse dal governo italiano: i BOT, i BTP a breve e i CCT.

  • BOT (Buoni Ordinari del Tesoro): sono tutti a breve termine per definizione.
  • BTP a breve: quelli che scadono a breve termine.
  • CCT (Certificati di Credito del Tesoro): a tasso variabile, simili ai BTP a lungo termine ma con tasso variabile.

Differenze tra BOT, BTP e CCT

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Il vantaggio dei CCT è che, essendo a tasso variabile, non oscillano di prezzo per l’oscillazione dei tassi, poiché il loro tasso è variabile. Tuttavia, esiste il rischio che possano oscillare a causa di una perdita di credibilità dell’Italia. Di solito, questi attacchi mediatici durano 6 mesi, poi passano. Certo, se proprio in quei 6 mesi hai bisogno di soldi e ti vendi CCT in perdita, potrebbe essere un problema.

Analisi dei BOT
I BOT sono tutti a breve termine. Tipicamente, sono trimestrali, semestrali o annuali. Possiamo ordinare per scadenza e vedere i rendimenti. Per esempio, se guardiamo un BOT a tre mesi, al momento rende un 3,03% lordo. Quello a sei mesi rende un 3,15% e quello annuale rende un 2,89%.

Inversione della Curva dei Tassi

Questa è una sorpresa: più lunga è la scadenza, meno rende. Questo perché la curva dei tassi si è invertita. Normalmente, se non ci sono aspettative di mercato sui tassi, la curva sale: più a lungo tieni il denaro investito, maggiore è il rendimento. Tuttavia, se si prevede una discesa dei tassi, la curva si inverte e i tassi a lungo termine sono più bassi. Non pensate di essere furbi a dire: “Prendo le cose a breve termine così prendo il rendimento e poi ho i soldi subito per poterli reinvestire.” Se le aspettative del mercato saranno vere, quando ritirerete i soldi, li dovrete reinvestire a un tasso molto più basso.

Tassazione dei BOT

I BOT hanno una tassazione al 12,5%, anche se è un po’ strampalata, perché lo Stato li considera già tassati quando li compri. La cosa curiosa è che, se li vendi, il compratore successivo deve restituirti le tasse. Una buffonata, ma funziona così.

Analisi dei BTP

Andiamo ora a vedere i BTP. Anche i BTP a breve scadenza sono simili ai BOT in termini di rendimento. L’unica differenza è che non hanno la tassazione anticipata, ma hanno cedole periodiche. Potrebbe esserci un leggero vantaggio a comprare BTP rispetto ai BOT, soprattutto se trovate dei BTP a zero coupon. Per esempio, c’è un BTP che scade a dicembre 2024, che viene tassato come plusvalenza. Se avete delle minusvalenze, non pagate tasse su di esso, quindi potrebbe essere una buona scelta.

I CCT cosa sono?

Sono sostanzialmente dei BTP. Pagano cedola due volte all’anno, anche loro come BTP, soltanto che vedete da qui dalla tabella, ha la cedola variabile, cioè: CCT tasso variabile Euribor a 6 mesi +1.85, Euribor a 6 mesi + 0,95, Euribor a 6 mesi + 0,55. Sento già qualcuno che dice: “Ah ma allora io che sono il più furbo mi prendo questo Euribor a 6 mesi +1,85%” No, mi dispiace andando tu a scegliere il titolo con la cedola più alta non ottieni il miglior rendimento netto, ti dimentichi del prezzo al quale vai a comprare quel titolo dato che a secondo della scadenza e interessi, i CCT vengono ovviamente venduti a prezzi diversi.

Il loro prezzo è molto vicino al 100 perché sono sostanzialmente insensibili ai tassi dato che il loro stesso tasso varia coi tassi. Quindi è come, che so, un canotto sul mare: galleggia sempre, non gliene frega niente se c’è l’onda su o l’onda giù, lui sta sempre sul pelo dell’acqua. Questa è l’idea.

Rischi e Rendimento dei Conti Deposito Online e Non Vincolati

La finestra di opportunità sui bond a breve duration (inferiore a 5 anni) e conti deposito direi che si è chiusa già mesi fa. Anche i bond high yield hanno visto calare i rendimenti, con i vari IWB, Newlat e OVS vicini a 100. Un BTP a 5 anni rende circa un 2,3% netto.

Migliori Alternative ai Conti Deposito… Ma dopo il calo dei tassi?

Come opportunità c’è rimasta la Francia, nel caso si chiudesse lo spread con la Germania. Occorre allungare la duration per avere rendimenti decenti.

Strategia di Investimento Sicura per il 2024: Vincolare o No?

Il futuro è meno roseo per chi dovrà vincolare tra alcuni mesi parte del proprio patrimonio, i rendimenti si ridurranno con il taglio dei tassi. Occasione decennale abbiamo avuto con tassi al picco 5,5-6%, un rendimento superiore non si nota all’orizzonte. Ovviamente il modo per investire su strumenti finanziari simili si trova, ma con un tasso di rendimento ridimensionato rispetto alle ultime annate.

Ci sono alternative al conto deposito per la liquidità parcheggiata. Un’alternativa sono ETF monetario, i BOT se vuoi obbligazioni a breve (escono ogni mese), altrimenti BTP di varie scadenze. Ma più o meno quanto rende un BOT di breve durata?

L’ultimo BOT emesso (IT0005617367) a ottobre 2024 rende il 2,30% netto, in linea con un conto deposito non vincolato, i tassi sui conti deposito sono abbastanza in linea, si riesce a strappare un 4% lordo con ING, considerando la differenza di tassazione la differenza sul netto si assottiglia. E’ difficile scegliere. De gustibus: resta il fatto che la “pacchia” sta finendo in termini di tassi vantaggiosi. Quindi di “migliori alternative” non se ne può propriamente parlare, non essendovi uno strumento che sovrasta l’altro.

Cosa Fare per Proteggere il Proprio Portafoglio di Investimenti nel 2024

Inflazione e Investimenti in ETF o Fondi Comuni

Ci vorranno anni per il prossimo giro di giostra. Ora dove andare ad allocare i propri risparmi? Penso che tutti ne abbiano più o meno approfittato. Non credo/spero che ci sia qualcuno rimasto a bocca asciutta con i suoi obiettivi di investimento. Nuove occasioni ci potranno essere solo in caso di forti speculazioni, attacco ai nostri titoli di stato, inflazione dovuta a guerra e altri rischi legati al mondo degli investimenti, insomma come sempre nulla di prevedibile. Al prossimo giro credo che mi terrò pronto per andare più lungo.

La Mia Esperienza: Vincolare per 5 Anni con Garanzia del Fondo Interbancario

Lo dicevamo di vincolare per 5 anni perché occasioni del genere a basso rischio capitano solo a distanza di anni, ma arrivava sempre qualcuno che diceva che non se la sentiva di vincolare per così lunghi periodi parte del proprio capitale, e posso capirlo, ma ora ne pagheranno le conseguenze, purtroppo investire a breve talvolta lascia opportunità di investimento sul tavolo. Il livello di rischio su un periodo di tempo stabilito più lungo non sempre garantisce un rendimento superiore, ma a questo giro la chiamata era abbastanza chiara e evidente. Io ho vincolato a capitale investito cifre non banali a tassi che mi soddisfano pienamente e sono tranquillo fino al 2027-2028.

Disclaimer

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